Dal 2023, l’Inpgi potrà incrementare i montanti contributivi di giornalisti freelance e parasubordinati, affinché abbiano pensioni future più alte, con una quota dei rendimenti della gestione patrimoniale. Diviene infatti operativa la norma varata all’unanimità dal Comitato amministratore e approvata dai Ministeri vigilanti che ha riformato il Regolamento delle prestazioni.

La nuova norma ora in vigore permetterà di integrare la rivalutazione dei montanti prevista dalla legge con un intervento finanziario aggiuntivo autonomo dell’ente, nei periodi in cui la rivalutazione legale sarà bassa e le operazioni finanziarie decise dalla governance dell’Inpgi otterranno risultati buoni, come si è spesso verificato finora. Inoltre, l’intervento avverrà con un criterio di progressività: integrazioni maggiori per le fasce reddituali più basse e progressivamente minori per quelle più alte.

La nuova norma regolamentare integra la previsione della legge che nel 1995 ha istituito il calcolo contributivo delle pensioni. L’integrazione riguarda la parte in cui legge 335/95 prevede che le rivalutazioni dei montanti contributivi siano legate all’andamento medio quinquennale del Pil nominale del Paese, che negli ultimi anni ha segnato valori prossimi allo zero. Contemporaneamente però, grazie alle politiche di gestione decise dagli organi di governo dell’Inpgi, negli stessi anni il patrimonio dell’ente previdenziale dei giornalisti autonomi ha ottenuto rendimenti più che positivi, superando anche le difficoltà sorte a causa della pandemia.

Il Comitato amministratore ha approvato il 15 dicembre, sempre all’unanimità, una delibera-quadro con la quale vengono definiti i criteri sopra descritti per le integrazioni. E viene stabilito anche l’indice di garanzia: un parametro di salvaguardia, dato dal rapporto fra patrimonio gestito e volume dei montanti rivalutati, in grado di assicurare solidità e sostenibilità futura della gestione.

Questi risultati testimoniano il significato e il valore dell’autonomia dell’Inpgi, nel quadro del sistema previdenziale del Paese, sia nella gestione del patrimonio dei giornalisti freelance e parasubordinati, sia nell’autonoma determinazione di un sistema di welfare integrato con gli altri enti di categoria, appositamente studiato per la platea di riferimento: una strada che, insieme alla Casagit, l’Inpgi ha aperto quattro anni fa con l’assistenza sanitaria integrativa gratuita assicurata con il profilo W-In (leggi la notizia in questo articolo) e che continuerà con le ulteriori forme di sostegno sanitario gratuito per i freelance decise dal Comitato amministratore, che saranno operative non appena saranno approvate dai ministeri vigilanti (leggile in questo articolo).

L’Inpgi ha spiegato nel dettaglio la novità con questo articolo pubblicato sul sito inpginotizie.it e diffuso attraverso la newsletter alla quale ci si può iscrivere sul sito stesso:

https://inpginotizie.it/inpgi-fissati-i-criteri-per-destinare-una-quota-del-rendimento-del-patrimonio-allincremento-della-posizione-contributiva-individuale-degli-iscritti/

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