Nel DL Rilancio misure per l’editoria; per il nuovo bonus Inpgi 2 si attende un decreto attuativo

Nel DL Rilancio misure per l’editoria; per il nuovo bonus Inpgi 2 si attende un decreto attuativo

Per liberi professionisti e parasubordinati, dopo il bonus di aprile di 600 euro relativo a marzo, arriveranno dalla propria Cassa professionale un bonifico riferito al mese di aprile e uno ulteriore relativo a maggio, entrambi da 600 euro. Ma le erogazioni potranno avvenire solo dopo uno o più decreti interministeriali attuativi, che dovranno approvare nei prossimi giorni i Ministeri del Lavoro e dell’Economia. Così ha disposto il decreto legge Rilancio e così, quindi, sarà anche per i giornalisti iscritti all’Inpgi 2. Il complesso delle norme che incidono sulla filiera dell’editoria si articola in nove punti.

Bonus autonomi: in attesa del nuovo decreto, copertura totale per tutti a marzo

Bonus autonomi: in attesa del nuovo decreto, copertura totale per tutti a marzo

Con un nuovo stanziamento di 80 milioni, il governo copre il pagamento del bonus di 600 euro di marzo per tutti i liberi professionisti e i parasubordinati che ne hanno fatto domanda ad aprile. Per quanto riguarda gli iscritti all’Inpgi 2, l’ente dei giornalisti ha già provveduto a eseguire i bonifici. Ora si attende l’annunciata riproposizione della misura con un nuovo decreto.

Inpgi 2: ad aprile erogati sostegni per 5,5 milioni; ancora attesa per il bonus-bis

Inpgi 2: ad aprile erogati sostegni per 5,5 milioni; ancora attesa per il bonus-bis

Mentre si attende ancora che il governo vari l’annunciato decreto per il rinnovo del bonus per lavoratori autonomi colpiti dalla crisi conseguente all’emergenza Covid-19, nel corso del mese di aprile l’Inpgi 2 ha provveduto ad erogare sostegni per i propri iscritti per un impegno di spesa complessivo di 5,5 milioni di euro. E’ il totale delle erogazioni disposte con il decreto che ha stabilito un sostegno di 600 euro.

Un Primo maggio che riporti il lavoro al centro dell’agenda delle priorità

Un Primo maggio che riporti il lavoro al centro dell’agenda delle priorità

Una festa del lavoro lontano dai luoghi di lavoro e di incontro fra chi lavora e chi cerca un’occupazione. Un Primo maggio in quarantena, oggi, a causa di quel distanziamento che si continua a definire erroneamente “sociale”, quando è solo “personale”: il Covid-19 non ha di certo interrotto la nostra socialità, che continuiamo a coltivare telematicamente nelle relazioni interpersonali e, chi può, nel lavoro da casa.

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