L’erogazione del bonus ai lavoratori autonomi iscritti alle Casse professionali private per l’emergenza Covid-19 è prevista «a cavallo di Pasqua». Lo dice il presidente dell’Adepp, l’Associazione degli enti previdenziali privati, Alberto Oliveti, aggiungendo di aver ricevuto «rassicurazioni personali» da parte del Ministro del Lavoro circa il pagamento di quanto eccedente rispetto al numero massimo di domande coperte dalla cifra stanziata dal governo.

Intervenendo a Radio24, Oliveti ha riferito che «è stato superato». il ‘plafond’ dei 200 milioni del “Reddito di ultima istanza” per i professionisti, stabilito dal decreto Cura Italia (sulla cui conversione oggi in Senato, in prima lettura, il governo ha annunciato di voler porre la questione di fiducia). Agli Enti di previdenza dei lavoratori autonomi (per i giornalisti, l’Inpgi 2) sono giunte, in totale, più delle 330mila domande per le quali è possibile assicurare l’erogazione dei 600 euro a persona previsti. «Chi paga l’eccedente?», si domanda il presidente dell’Adepp, che su questa esigenza di copertura riferisce di aver avuto «rassicurazioni personali» da parte del Ministro del Lavoro.

Oggi, come prevede il Decreto interministeriale del 28 marzo che ha applicato le norme previste dal Cura Italia per il sostegno ai professionisti, gli Enti privati hanno provveduto a trasmettere ai Ministeri del Lavoro e dell’Economia il primo monitoraggio settimanale delle domande ricevute dal 1° aprile, giorno di apertura dei termini di presentazione. La finestra per inoltrare l’istanza è aperta fino al 30 aprile. Anche i giornalisti freelance e parasubordinati iscritti alla Gestione separata Inpgi, come abbiamo spiegato nei giorni scorsi, possono continuare a inviare la richiesta.

«Procederemo al pagamento, anticipando le somme che lo Stato ci restituirà. Credo, perciò, che nei giorni successivi potremmo cominciare» ad erogare i ‘bonus’, effettuando i primi pagamenti «a cavallo di Pasqua», ha proseguito Oliveti. Oltre a quello del finanziamento delle domande eccedenti il tetto dell’attuale stanziamento, rimane aperto anche un altro punto sul tavolo del confronto dell’Adepp con il governo: quello della defiscalizzazione delle erogazioni che le singole Casse decideranno autonomamente per i rispettivi iscritti e dell’apertura di una canale preferenziale per la rapida approvazione di queste loro delibere da parte dei Ministeri del Lavoro e dell’Economia, ai quali spetta per legge la ratifica in via definitiva dei provvedimenti.

«Ci attendiamo – aveva già detto nei giorni scorsi Oliveti, commentando la firma del decreto del 28 marzo – che il governo accordi flessibilità alle anacronistiche regole di sostenibilità che limitano la possibilità delle Casse di aiutare i propri iscritti». Gli Enti, ha continuato, «vogliono intervenire con ulteriori forme di sostegno: ai ministeri chiediamo rapidità nell’approvare le nostre delibere, e che anche questi aiuti possano essere esentasse per chi li riceverà, in analogia con quanto stabilito per i lavoratori autonomi afferenti all’Inps».

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