
Controcorrente Lazio: «Le continue aggressioni ai giornalisti sono un’emergenza democratica»
«A Roma quattro aggressioni a un giornalista in pochi giorni. Chiediamo di porre in essere tutti gli strumenti di prevenzione e vigilanza»
«A Roma quattro aggressioni a un giornalista in pochi giorni. Chiediamo di porre in essere tutti gli strumenti di prevenzione e vigilanza»
Massimo Marciano a “Focus”, di Stefano Elena (Vivi Italia tv)
Talk show su lavoro autonomo dei giornalisti ed editoria locale
Seconda Pasqua consecutiva in lockdown. Gli auguri che rivolgo a voi e ai vostri cari per le prossime festività sono un’occasione per rimarcare l’utilità che le tecnologie telematiche ci offrono per mantenere il contatto sociale, al di là del distanziamento fisico impostoci dalla pandemia in atto da più di un anno. Ma anche per dare un senso concreto all’auspicio di serenità che nasce dal clima pasquale ricordandoci le attese di chi lavora nella professione giornalistica e gli impegni che attendono noi che ne abbiamo la rappresentanza.
Hate speech, zoombombing… Parole “moderne” che nascondono un istinto antico: sopraffare le donne. L’odio, amplificato nel web, è ancor più grave, se possibile, quando l’obiettivo è una giornalista nello svolgimento del suo lavoro di garante della democrazia. “#STAIZITTA GIORNALISTA!”, ebook e libro cartaceo, racconta l’odio sessista attraverso le testimonianze raccolte in sette interviste.
Il modo in cui tutti gli attori si sono mossi nella recente polemica politica sul Mes pone con evidenza drammatica il tema della capacità dell’informazione di affermare autorevolezza e indipendenza di fronte a fake news e comunicazione politica diretta. E la necessità di regole condivise contro odio e falsità in Rete.
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