#CONTROCORRENTE LAZIO PER L’INPGI
SI VOTA PER ELEGGERE IL CONSIGLIO GENERALE

DAL 10 AL 12 FEBBRAIO (SOLO ON LINE)
DAL 15 AL 16 FEBBRAIO AI SEGGI

COSA VOGLIAMO
– Preservare l’autonomia dell’INPGI perché le sue prestazioni sono migliori. È necessario ridurre il divario attuale tra contributi (entrate) e pensioni (uscite), frutto della crisi dell’editoria. Puntiamo quindi all’ampliamento, tramite tavolo ministeriale che abbiamo ottenuto dal 30 gennaio 2020, della platea degli iscritti, estendendola subito ai comunicatori, come i circa 3mila della Pubblica Amministrazione. 
– Mantenimento degli alti standard di welfare che rappresentano l’unicum dell’INPGI: lo sai, per esempio, che oggi l’INPGI ti risarcisce in caso di infortunio extraprofessionale? Se passassimo all’INPS non avresti questa tutela. 
– Cambiamento nella gestione e valorizzazione del patrimonio immobiliare anche attraverso una profonda revisione del rapporto con le società incaricate, non all’altezza delle aspettative. Sulle case occorrono politiche sostenibili che coniughino valorizzazione del patrimonio e accessibilità per gli inquilini.

COSA COMBATTIAMO
– La bufala di una presunta “malagestione” come causa del bilancio in rosso dell’INPGI 1. Falso! Perché i conti attuali, sottoposti a diversi livelli di controllo (tra cui Presidenza del Consiglio, ministeri del Lavoro e dell’Economia, Commissione bicamerale sugli enti previdenziali, Corte dei conti, Covip), sono l’esito della devastante crisi occupazionale dell’editoria. Oggi sono ridotti a 15mila gli iscritti alla nostra gestione principale, a fronte di una platea di quasi 10mila tra pensionati e superstiti.
– La bufala sull’assorbimento indolore da parte dell’INPS. Falso! Perché se si verificasse lo scioglimento dell’INPGI, oltre a perdere le solide prestazioni assistenziali (con un drastico taglio degli ammortizzatori sociali), le pensioni sarebbero decurtate di circa il 30% e la reversibilità dal 60 al 75%. E niente prossimità territoriale che ora l’INPGI garantisce con sportelli e fiduciari.
– Le prospettive che indeboliscono l’autonomia dell’Istituto, aprendo al commissariamento e allo scioglimento. Sono un irresponsabile vicolo cieco. L’autonomia ha anche permesso all’INPGI 2 di varare una riforma che assicura a freelance e para-subordinati prestazioni di welfare che non esistono altrove.

Vuoi con il tuo voto rafforzare stabilità e welfare oppure vuoi smantellare l’ente fondamentale della categoria, pagato con i nostri soldi?

Dal 10 al 16 febbraio si voterà per rinnovare gli organi collegiali dell’Inpgi, ti chiediamo di sostenere il nostro programma e i nostri candidati della Lista #ControCorrente per l’Inpgi:

GESTIONE PRINCIPALE INPGI 1 – ATTIVI LAZIO (collegio regionale: 7 preferenze)
Ida Baldi, Antonella Baccaro, Roberta D’Angelo, Goffredo De Marchis, Francesco Padoa, Stefano Polli, Andrea Rustichelli

GESTIONE PRINCIPALE – PENSIONATI (collegio nazionale: 7 preferenze) 
Silvia Garambois e Agostino Dino Pesole (Lazio), Marina Cosi e Simona Coppa (Lombardia), Pietro Treccagnoli (Campania), Gian Paolo Boetti (Piemonte), Giuseppe Gulletta (Sicilia)

GESTIONE SEPARATA – COMITATO AMMINISTRATORE (collegio nazionale 3 preferenze)
Massimo Marciano (Lazio), Nicola Chiarini (Veneto), Stefania Di Mitrio (Puglia)

GESTIONE PRINCIPALE – SINDACI (collegio nazionale: 3 preferenze) 
Lucia Visca (Lazio), Enrico Castelli (Lombardia), Savino Cutro (Lombardia)

GESTIONE SEPARATA – SINDACO (collegio nazionale: 1 preferenza) 
Olimpia De Casa (Lombardia)

È IMPORTANTE VOTARE IN BLOCCO TUTTA LISTA SEGNANDO CON UN CROCETTA I NOMI SULLE DIVERSE SCHEDE ELETTORALI

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