Sono oltre ottomila le domande giunte all’Inpgi nelle prime 36 ore di apertura dei termini per l’accesso al bonus di 600 euro per i freelance e i parasubordinati. Per l’invio delle domande, gli iscritti alla Gestione separata in possesso dei requisiti hanno tempo fino al 30 aprile.

Il bonus è definito secondo i criteri disposti dal Decreto interministeriale del 28 marzo 2020 per i lavoratori autonomi iscritti alle Casse previdenziali private delle varie professioni. In queste ore gli uffici dell’Inpgi stanno provvedendo alla registrazione delle domande, pervenute attraverso la mail appositamente aperta per l’invio, bonuscovid19@inpgi.it, e formulate sull’apposito modulo messo a disposizione dall’Inpgi, da inviare allegando copia di un documento di identità.

Esaminata la regolarità delle domande, in relazione a quanto il decreto attuativo del bonus affida agli Enti a cui le domande sono inviate, l’Inpgi comunicherà a ogni iscritto interessato l’ammissibilità o meno della propria pratica e provvederà, sempre come previsto dal decreto, a inviare «con cadenza settimanale a partire dall’8 aprile 2020 al Ministero del lavoro e delle politiche sociali e al Ministero dell’economia e delle finanze i risultati del monitoraggio delle istanze presentate e di quelle ammesse a pagamento».

Il decreto interministeriale, seppur firmato il 28 marzo scorso, è entrato in vigore il 1° aprile: proprio in contemporanea, quindi, con l’avvio dei termini per la presentazione delle istanze, previsto per le 0.00 dello stesso giorno. Ciò, mentre era attesa la sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, perché pubblicato sul sito internet del Ministero del Lavoro, nella sezione “Pubblicità legale”, forma prevista dallo stesso decreto per l’entrata in vigore.

La mancata pubblicazione per tempo sulla Gazzetta Ufficiale ha creato qualche difficoltà interpretativa circa la sua efficacia. In ogni caso l’Inpgi, nelle more della pubblicazione sul sito istituzionale del Ministero del Lavoro, che ha reso la norma in vigore, ha provveduto ad assicurare il funzionamento di una mail dedicata alla raccolta delle domande a partire dall’ora, la mezzanotte, attesa per l’apertura degli invii da tutti gli aspiranti. I giornalisti quindi, nonostante le criticità manifestate dalla Rete nelle prime ore per l’enorme mole di traffico e le difficoltà interpretative circa l’effettiva entrata in vigore del decreto attuativo, hanno potuto presentare le domande al loro Istituto di previdenza allo scoccare della mezzanotte.

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